Fotografare un Gufo comune in un bosco fitto è emozionante, ma impegnativo.
Con i suoi occhi arancioni e il portamento elegante, è il soggetto ideale per un ritratto naturalistico.
Tuttavia, catturarlo nel suo habitat richiede pazienza, tecnica e un po’ di fortuna.
In questo racconto, spiegherò le difficoltà incontrate e darò qualche consiglio per realizzare scatti simili.

È difficile fotografare i gufi comuni?
Il primo ostacolo è stato il bosco fitto, che rendeva difficile individuare il Gufo tra i rami e le ombre.
La luce non era uniforme, ma chiazzata da macchie chiare e scure, creando forti contrasti che complicavano l’esposizione corretta.
Il giovane Gufo, curioso ma timido, richiedeva movimenti cauti per non spaventarlo.
Trovare un’angolazione pulita è stato difficile, ma un punto di osservazione rialzato ha aiutato a migliorare la composizione, riducendo l’effetto di schiacciamento prospettico.
Quali sono le impostazioni della macchina fotografica ideali per fotografare uccelli nel bosco?
Tutte le foto sono state scattate con la fotocamera Canon EOS 7D Mark II, dotata di sensore APS-C e con lo zoom Canon EF 100-400mm f/4.5-5.6L IS II USM.
Apertura: f/5.6 per uno sfondo morbido.
Velocità otturatore: 1/1000s per congelare i movimenti.
ISO: 400, per bilanciare luce e rumore.
Messa a fuoco: singolo punto centrale in modalità AI Servo.
Formato: RAW, per avere la massima libertà in post-produzione.


Come si fa a non spaventare i gufi quando si fotografa?
Nei miei scatti ho voluto esaltare il fascino enigmatico e la maestosità del Gufo comune.
Ho pertanto deciso che i suoi occhi arancioni, intensi e magnetici, dovessero essere il fulcro dell’immagine, così da creare una connessione profonda con lo spettatore.
Per non spaventarlo, ho scelto di restare immobile e di evitare movimenti a scatto o contatti visivi diretti, rispettando il suo spazio e la sua tranquillità.
Lo sfondo sfocato aggiunge un’atmosfera magica e senza tempo, avvolgendo il Gufo in un’aura di mistero.
Quali accorgimenti usare per fotografare in ambienti difficili come un bosco?
Fotografare i Gufi comuni è una sfida perché sono animali notturni, estremamente elusivi e ben mimetizzati nell’ambiente circostante.
La loro capacità di restare immobili e silenziosi li rende difficili da individuare, soprattutto nei boschi fitti.
Per superare questi ostacoli, è fondamentale muoversi con estrema discrezione, evitando rumori e movimenti bruschi, oltre a utilizzare un abbigliamento mimetico per rimanere inosservati.
Conoscere il loro comportamento è essenziale perché ti permette di prevedere i loro movimenti e di posizionarti nel modo migliore per uno scatto.


Come ci si avvicina a un gufo per fotografarlo?
Fotografare un Gufo comune richiede pazienza e osservazione.
È importante dargli il tempo di abituarsi alla tua presenza e interpretare i suoi comportamenti per capire il momento giusto per scattare.
Il consiglio più importante?
Lasciati emozionare: ogni scatto racconta una storia unica che va oltre la fotografia.
Qual è stato il momento in cui ti sei sentito più emozionato mentre scattavi una foto?
Testo e foto di Alvaro Foglieni

Grazie per tutti i suggerimenti tecnici e le informazioni contenuti nell’articolo, davvero preziosi! Un’emozione forte l’abbiamo provata anche noi la prima volta che abbiamo fotografato il gufo: si trattava di alcuni esemplari posizionati su un albero. Sembravano dormire, ma quando ci siamo avvicinati sotto l’albero, ci osservavano e giravano la loro testa per seguire i nostri movimenti. Una bella e forte emozione per noi fotografi amatoriali!
Cari Luisa e Pietro,
grazie per il vostro bellissimo commento!
Praticando fotografia naturalistica, sono certo che vi capiteranno tante altre emozioni!
Grazie ancora per aver condiviso con me e i lettori la vostra esperienza.
Un caro saluto,
Alvaro