Lo storytelling nella fotografia naturalistica è la capacità di trasportare gli spettatori in una scena di natura selvaggia e far vivere loro una situazione coinvolgente con gli animali o insetti.
Narrare tramite le immagini non è così difficile, ma come si trasforma l’incontro con un selvatico (animale, fiore, insetto, ecc.) in una foto che stimola la riflessione dello spettatore? La risposta è molto semplice: devi limitarti a immortalare il momento, la trasformazione dell’immagine in racconto fotografico dipenderà dalla creatività dell’osservatore.
La maggior parte della “storia” è in realtà evocata dall’immaginazione dello spettatore, poiché una singola immagine statica non fornisce tutti gli elementi e il contesto necessario per un racconto.
C’è sempre di più nella storia di quanto ne contenga l’immagine. Continua a leggere per scoprire tutti i trucchi per raccontare avvincenti storie con le immagini.

Non raccontare la storia completa, limitati a creare una sensazione di mistero così da catturare l’immaginazione dello spettatore.
La foto non deve rivelare cosa stava realmente accadendo nella realtà, ma suscitare interesse ed emozione.
Scatta la foto in modo da fissare il momento fondamentale, “l’evento”, sarà lo spettatore a costruire la propria storia su ciò che vede.

Inizia cercando un soggetto stimolante.
Tutto ciò che è insolito o “curioso” renderà la foto accattivante.
Le aree naturali (es. oasi, prati di montagna, zone umide, parchi, ecc.) sono il luogo perfetto per trovare soggetti interessanti da fotografare.
Più specie (o più individui della stessa specie) sono presenti, più hai possibilità di trovare un “personaggio” unico per il tuo racconto.

Vuoi che lo spettatore provi un’emozione quando guarda la tua immagine?
Scatta una foto che crei una connessione emotiva tra lui e il soggetto fotografato.
Fai in modo che sia attratto da un particolare, in modo che la sua mente s’interroghi e crei una fantasia, una storia.

Cerca situazioni che trasmettano qualche tipo di emozione positiva, come felicità, amore, eccitazione e stupore.
Ma non aver paura di cercare anche suggestioni negative come solitudine, tristezza, rabbia, paura.
Tutti sentimenti che creano racconti emozionanti e avvincenti.
Anche l’umorismo è ottimo per narrare una storia.

Non è necessario fotografare le vere emozioni che un soggetto sta realmente provando.
Il tuo compito è catturare qualcosa di interessante.
Quindi concentrati sui tuoi soggetti e sii pronto a cogliere il momento.
Questa è la chiave per scattare avvincenti storie fotografiche.

Un soggetto solitario, è un ottimo spunto per un racconto fotografico, perché la foto sarà aperta a tante interpretazioni diverse.
Concentrati sulle azioni che sta compiendo il protagonista e limitati ad includere nel fotogramma l’ambiente circostante.
Riprendere il luogo, aiuterà lo spettatore a creare una storia perché darà un indizio su dove si trova il protagonista e cosa potrebbe fare.

Fotografa un soggetto che sta facendo qualcosa d’insolito, non comune, inconsueto, che non si vede molto spesso.
Le foto più accattivanti sono spesso le più ambigue.
Fotografare un’azione aggiunge un ulteriore livello di narrazione alla tua fotografia.

Per avere storie più intriganti, crea un senso di mistero.
Le ombre sono un ottimo modo per aggiungere drammaticità e ambiguità alle tue immagini.
Fotografa solo l’ombra del tuo soggetto contro un muro o un masso.
Per ombre scure e drammatiche, scatta alla luce solare intensa.
Per le ombre lunghe, fotografa durante le ore d’oro dell’alba e del tramonto.

Anche i riflessi sono un altro modo per creare un senso di mistero.
Scatta la foto sfruttando il riflesso di una pozzanghera, un lago, un corso d’acqua lento e placido.
È il modo perfetto per convincere lo spettatore a interagire con la tua foto.

Crea curiosità fotografando il soggetto che guarda qualcosa …senza mostrare ciò che sta vedendo.
Questo fa chiedere: “Cosa sta guardando?” e ancora “Cosa ha attirato la sua attenzione?”
Ricorda, lo spettatore proietterà i propri pensieri e curiosità sulla tua foto e saranno queste sensazioni a creare la storia su cosa sta succedendo.
Più la foto è ambigua e misteriosa, più sarà stimolante.

Un ultimo suggerimento: per catturare una vera emozione, il tuo soggetto non deve capire che lo stai fotografando.
Se si rende conto, diventa più prudente, si allarma e avrà un comportamento non naturale.
Per una storia avvincente, devi catturare solo momenti ed emozioni reali, spontanee, non programmate.
L’unico modo per farlo è mettendo in pratica i trucchi suggeriti nei post che trovi in questo blog.

Conclusioni: la fotografia può creare una narrazione, ma il ruolo più potente di uno scatto è la sua capacità di inquadrare storie piuttosto che raccontarle.
Non importa se hai scattato una singola foto o un progetto completo, fotografa in modo che tu possa ritrarre esattamente ciò che vuoi che il tuo spettatore sappia e lascia a lui la possibilità di raccontare la storia.

Trasforma ogni scatto in un’opera d’arte con la caccia fotografica.

Testo e foto di Alvaro Foglieni

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