San Maurizio al Monastero Maggiore è nota per i suoi superbi affreschi che le sono valse il soprannome di “Cappella Sistina” di Milano. (leggi qui)
Osservando attentamente le tante rappresentazioni dei santi, degli episodi della Bibbia e della vita di Gesù, potrai trovare alcune curiosità.
Nel blog ci sono molti articoli che suggeriscono come risolvere gli aspetti tecnici delle riprese all’interno di una chiesa, quindi non mi dilungherò oltre.
Ti racconterò invece qualche “stranezza” che vale la pena di cercare e fotografare.
- Nella sala chiamata "coro delle monache" cerca fra gli affreschi il cane del pittore.
Aurelio Luini, figlio di Bernardino l'ha raffigurato in ben tre opere, ma solo due sono nel chiosco.
Un cane è nella scena dell'Arca di Noè (in basso a sinistra), l'altro è in un dipinto poco lontano.
Le passeggiate fotografiche sono eccellenti non solo per migliorare le tue abilità fotografiche, ma anche per mantenere alta la tua motivazione. - Ci sono voluti oltre 30 anni per ripulire e restaurare gli oltre 4.000 metri quadrati di affreschi.
Il lavoro più difficile è stata la rimozione e pulitura dello strato di sporco e fumo depositato sulle fragile pitture: una crosta nera che copriva i colori brillanti delle tante opere.
Per mostrare com'era la situazione prima degli interventi è stato lasciato un quadrato di soffitto sporco e nero sopra il "coro delle monache".
La differenza fra prima e dopo i lavori mostra chiaramente cosa ci saremmo persi!
Una passeggiata fotografica è molto più che andare in giro con la fotocamera per scattare foto di tutto ciò che ti circonda. - Sul pontile della facciata posteriore del tramezzo che divide l'area pubblica dal "coro delle monache" potrai trovare gli affreschi più antichi.
Qui è dipinta un insolita Annunciazione che mostra, al posto della tradizionale colomba, un Gesù bambino che vola verso Maria.
Scegli un tema e attieniti a esso, sarà la tua linea guida. - Sulla parete di fondo della cappella Bergamini, è dipinto il Cristo risorto.
L'affresco mostra un'evidente anomalia nella disposizione delle vesti e della bandiera.
Gli autori, Aurelio e Giovanni Pietro Luini (figli di Bernardino), hanno raffigurato le vesti mosse dal vento che vanno in direzione contraria alla bandiera presente sull'asta tenuta in mano dal Cristo resuscitato.
Dopo aver scelto temi che ti piacciono, metti alla prova la tua fantasia e maestria provando qualcosa d'insolito. - Sui due lati della Cappella Bergamini, Aurelio Luini ha omaggiato Leonardo dipingendo gli apostoli in un atteggiamento e con la gestualità tipica dell'Ultima Cena.
E da ricordare che Bernardo Luini, il padre di Aurelio, fu allievo di Leonardo Da Vinci.
Lo scopo principale di una passeggiata fotografica è imparare e divertirsi. - Sull’altare maggiore l’Adorazione dei Magi, di Antonio Campi, ha sostituito una precedente opera di Bernardino Luini.
Ad attirare l'attenzione dello spettatore non è tanto lo sguardo di S. Giuseppe o la curiosità del bambino Gesù, ma il sedere del cavallo dipinto in primo piano, un'insolita scelta del pittore che andava contro le convenzioni dell’epoca.
L'invenzione piacque molto a Caravaggio che infatti copiò l'idea nel dipinto la "Conversione di Saulo".
Lasciare le foto nel computer o nella scheda di memoria è il modo peggiore per dimenticare velocemente l'esperienza.
Per mantenere vivo le conoscenze apprese, fai girare le tue foto. - Nella cappella dei Besozzi, c'è un affresco che mostra la decapitazione di santa Caterina d’Alessandria.
Si narra che Bernardino Luini si fosse ispirato agli eventi di cronaca e scelse per il volto della santa quello di Bianca Maria Gaspardone, nota a tutti come la contessa di Challant.
Oltre ai tradimenti e le tante relazioni extraconiugali, la contessa fu accusata di aver richiesto l’uccisione di uno dei suoi amanti e decapitata presso una delle porte laterali del Castello Sforzesco.
Se stai andando in un posto nuovo, fai qualche ricerca in anticipo per essere certo di vedere le opere più interessanti. - La chiesa è in realtà un complesso con due corpi distinti (uno destinato al pubblico, l’altro alle monache) separati da una parete centrale, decorata dal Luini.
Il divisorio permetteva alle religiose di assistere alla messa senza essere viste al pubblico.
Per fare la comunione, si utilizzava una piccola una grata con uno sportellino posto sul tramezzo.
Affinare le tue abilità richiede pratica e visitare un museo o una chiesa ricca di opere d'arte è un ottimo modo per migliorare le proprio capacità fotografiche. - La seconda cappella alla destra del muro divisorio è dedicata alla Santa Caterina d'Alessandria e al suo martirio.
Il dipinto mostra una incongruenza: il supplizio consisteva nel legare la santa a quattro ruote chiodate che giravano in direzioni diverse, affinché potesse essere fatta a pezzi.
Un angelo incendiò le ruote che esplosero e i frammenti volarono tutt'intorno uccidendo i carnefici e molti spettatori.
La scena rappresentata mostra i giustizieri morti a terra, ma le ruote della tortura sono quasi intatte!
Non è necessario recarsi in un luogo speciale per scattare foto interessanti.
Ovunque tu sia, ci saranno opportunità! - Conclusioni: e poi c'è l'atmosfera!
San Maurizio al Monastero maggiore è un luogo con un'architettura speciale che vale tanto per le pareti, quanto per ciò che vi è affrescato.
Divertiti a fotografare le tante storie dipinte!
Rendi le passeggiate fotografiche un'esperienza piacevole e ti garantisco che le ripeterai nel tempo!
Il Gruppo fotografico Pixel di Natura, una grande occasione per tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo della fotografia di viaggio.
Testo e foto di Alvaro Foglieni
Bello, grazie.