La Cappella Sistina milanese

Credi di conoscere la tua città dentro e fuori, ma fidati c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare!
Ho sempre pensato che Milano fosse una città con pochissimi luoghi “instagrammabili”.
In realtà, se entri in modalità “turista nella tua città natale” scopri che nella metropoli lombarda ci sono tante opportunità fotografiche.
Una fra tutte: la chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, un posto che vale la pena di andare a fotografare.
Ecco cosa vedere all’interno della chiesa, seguito da alcuni consigli tecnico-pratico su come fotografare al meglio le opere esposte.

Sii rispettoso dell’ambiente: ricorda che la tua presenza non deve disturbare l’equilibrio naturale.

Testo e foto di Alvaro Foglieni

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2 commenti

  1. Feci alcune foto anni fa con pellicola luce artificiale e senza cavalletto perchè mi sembra non si potesse usare.Ovviamente i risultati non sono paragonabili ai tuoi veramente ottimi.Potresti dare i dati di ripresa?
    (Il lavoro di post produzione è una tua abile aggiunta)
    Grazie e ancora complimenti

    1. Author

      Ciao Giorgio,
      grazie mille per i tuoi sempre graditi commenti.

      Rispondo alla tua domanda.

      Tutte le foto sono state scattate con la compatta Canon G7X – Mark 2.
      Le impostazioni di scatto sono:
      Imposto la modalità “SCN” e scelgo la funzione “SCATTO NOTTURNO MANUALE”.
      La fotocamera realizza 3 scatti in sequenza, che poi elabora in macchina e mi propone la foto finale.
      Tutti i disturbi che avevo con gli ISO alti, il micromosso della mano e la troppa differenza chiaro-scuso vengono ridotti.
      Questo metodo ha alcuni “svantaggi” …esagerando il concetto:
      – devo tenere ferma la fotocamera durante i 3 scatti consecutivi.
      – è necessario attendere una decina di secondi prima di effettuare un nuovo scatto, perchè la fotocamera sta elaborando e combinando le 3 immagini.

      In genere scatto sempre con il grandangolo: lunghezza focale 8,8 (equivalente al tradizionale 24 mm).
      Preferisco avvicinarmi al soggetto anziché usare lo zoom.
      Mi aiuta molto il diaframma che ha un’apertura massima di f/1,8.

      In genere le foto hanno dei dati di ripresa di: 1/60″ – f/1,8 – ISO 1.000

      In post-produzione tolgo un po’ di rumore digitale, aggiusto le luci e i sistemo colori.

      Spero di aver risposto alle tue domande.

      Ciao
      Alvaro

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