I canneti sono una zona di acqua dominata dalle canne, un habitat estremamente importante per la fauna selvatica: uccelli, pesci, invertebrati e mammiferi.
Sono una preziosa fonte di cibo per molte specie di passeriformi durante l’inverno, oltre a trasformarsi in luoghi di riparo e riposo nel momento del bisogno.
La diversità dell’avifauna associata al canneto è ampia, il che suggerisce al fotografo della natura di visitarli con regolarità.
- Trovo che i passeriformi del canneto siano più facili da fotografare in inverno.
Nella stagione calda, sono impegnati a nidificare e ad allevare pulcini, quindi sono più vulnerabili e tendono a non farsi vedere. - Migliarino di palude
Ottenere fotografie di questi piccoli uccelli iperattivi è una vera sfida, anche per i fotografi più esperti.
Un classico: quando finalmente ne vedi uno fermo, puoi stare certo che rimarrà visibile solo per pochi secondi.
In generale sono specie timide, che reagiscono subito ai movimenti improvvisi o ai rumori.
Davanti a un canneto, cerco di stare fermo e tranquillo in modo da ridurre al minimo il mio impatto sugli uccelli. - Basettino
Lo sappiamo tutti: per fotografare gli uccelli selvatici c'è bisogno di un lungo e potente teleobiettivo.
Ho cambiato idea quando ho iniziato a fotografare i passeriformi del canneto.
Questi piccoli uccelli, sempre in rapido movimento, sono la prova definitiva che all'ingrandimento è preferibile la praticità e la maneggiabilità.
In genere utilizzo un tele da 400mm su una fotocamera con sensore APS C.
Un teleobiettivo corto e leggero mi permette di seguire rapidamente ogni loro movimento. - Pendolino
Inquadrare gli uccelli dal piumaggio mimetico in un ambiente caotico come un canneto, con campo visivo ristretto dalla lunghezza focale dell'obiettivo, richiede pratica.
L'abilità sta nel riuscire a mettere a fuoco il soggetto prima che s'involi. - Pettirosso
Tutto deve essere veloce: dall'inquadrare il soggetto alla messa a fuoco automatica, dallo scattare raffiche di foto al memorizzarle sulla scheda di memoria.
Impostare un valore di sensibilità ISO elevato, consentirà l'utilizzo di un veloce tempo di scatto (non scendo mai sotto 1/1250").
Il più delle volte scelgo ISO automatico. - Cinciarella
Guardo sempre con attenzione la direzione della luce per assicurarmi che il soggetto sia ben illuminato.
Mi piace utilizzare un diaframma aperto (es. f/5,6) in modo di avere il soggetto ben definito e l'ambiente intorno sfocato.
In questo modo l'uccello risalterà moltissimo nella composizione. - Usignolo di Fiume
Sii sempre preparato, non distrarti, mantieni la tua attrezzatura pronta.
La natura è nota per essere fulminea: tutto può succedere in qualsiasi momento e non durare a lungo.
Mantieni la concentrazione sul soggetto principale in modo che la fotocamera non dovrà cercarlo in mezzo a tante canne …che spesso hanno il suo stesso colore. - Passero d'Italia
La post-produzione è una fase integrante del processo fotografico, ma deve essere usata con parsimonia e accortezza.
Potresti aver scattato un'immagine incredibile, ma se sbagli il ritocco, rovinerai la foto in pochi minuti.
Un ritaglio eccessivo, una nitidezza forzata anche dove non è necessaria, un'esagerata riduzione del rumore digitale, una smodata saturazione che trasforma i colori da naturali ad artificiali, falsi….sono i principali difetti derivanti da un processo di elaborazione errato. - Martin pescatore
Lo sfondo può creare o distruggere l'immagine.
Uno sfondo pulito e uniforme fa risaltare il soggetto principale e ottiene la piena attenzione dello spettatore.
Non sempre è possibile sfocare lo sfondo, dipende da dove è posato l'uccello e da quanto è lontano il fondale dal soggetto.
La regola principale dice che "Più lontano è lo sfondo, più sfocato sarà". - Conclusioni: studiare la materia è vincente!
Sapere in anticipo che specie puoi aspettarti in quel determinato luogo, conoscere il comportamento, le abitudini è molto importante.
Se sei informato puoi anticipare le mosse di un uccello, ottenendo così una foto molto più interessante.
Il Gruppo fotografico Pixel di Natura è il ritrovo ideale per te che ami la fotografia naturalistica.
Testo e foto di Alvaro Foglieni
Concordo al 100% con questo magnifico articolo,sempre con descrizioni precise.
Il canneto e’ veramente un posto pieno di sorprese,adoro in genere i passeriformi sempre difficili da fotografare ma quando vado in un canneto soprattutto nei mesi invernali riesco quasi sempre a togliermi delle soddisfazioni con questi splendidi uccelli.
Grazie Marco, il canneto è proprio un ambiente ricco di opportunità!
Alvaro
Che dire, mi ritrovo comunque sempre il mio nemico numero uno… il Martin pescatore: alla fin fine pare sia dappertutto tranne che dove lo cerco io! Ah ah ah! Grazie Alvaro per questo nuovo insegnamento.
Grazie a te, Roberto per le gentili parole.
Sono sicuro che riuscirai a fotografare la “bestiaccia” 🙂
Alvaro
Conoscere bene un ambiente e sapere tutte le abitudini di vita di una specie è importante per riuscire a fotografare i passeriformi. Per questo frequentiamo un bellissimo corso di fotografia naturalistica con quelli di Pixel di natura; lì puoi trovare tutte le informazioni che cerchi, in modo chiaro e simpatico!! Da non perdere! Pietro e Luisa
Grazie Luisa e grazie Pietro per le vostre belle parole.
Avere degli amici come voi è un onore e un piacere!:
Alvaro