Se ti piace la fotografia naturalistica sai che fare una passeggiata lungo un sentiero nel bosco, arrampicarsi sui fianchi della montagna per arrivare ad un punto panoramico, attraversare un pascolo alpino tra fiori e farfalle sono momenti ricchi di opportunità fotografiche.
Come documentare ciò che stai vivendo?
Ecco alcuni suggerimenti per fotografare un’escursione in montagna, dedicati principalmente alle persone che vogliono andare oltre un’istantanea e raccontare una storia con un’immagine.
- L'itinerario fotografico di oggi parte da Fuipiano, “il tetto della Valle Imagna” e arriva alla località i “Tre Faggi” a 1393 metri di altitudine.
Parcheggiata l'auto nei pressi dell'acquedotto, inizia il vero e proprio percorso che nel giro di un'ora e mezza mi porterà a destinazione attraversando boschi e ampie radure.
Grandiosa la vista sulla Valle Imagna dominata dal Resegone.
È la passeggiata ideale per un fotografo della natura. - Il peso è un fattore importante nella maggior parte dei viaggi fotografici.
Ho risolto il problema utilizzando una leggera fotocamera compatta (Canon G7x Mark II), soli 320 grammi.
Con il display orientabile è l'ideale anche per la macro (permette di scattare ad angoli inusuali), capace di realizzare immagini di qualità grazie al grande sensore e con tutte le funzioni di una reflex pro. - Ai tre bivi incontrati lungo sul percorso, ho sempre preso la strada di destra.
Alcuni tratti del sentiero, presentano un fastidioso fondo sassoso, altri invece offrono una più liscia e comoda terra battuta.
L'andamento è prevalentemente diritto, poche le curve o i tornanti, ma tutto in continua pendenza.
In generale, la salita è facile e alla portata di tutti.
Le batterie di riserva sono un altro must, per le gite di un giorno ne porto solo una. - Per una fotografia di paesaggio ben riuscita, si richiede l'osservanza della "regola dei terzi".
Posiziona l'orizzonte tra cielo e montagne sulla linea orizzontale superiore della "griglia".
In questo modo il tuo paesaggio montano sarà particolarmente enfatizzato, mentre il cielo risulterà meno invadente. - Vette imponenti, edifici, una croce, il compagno di viaggio, le mucche al pascolo, una escursionista seduta a riposare… tutti elementi interessanti che vale la pena inserire nello scatto.
Invece di posizionarli nel mezzo del fotogramma, collocali su una delle o ancor meglio nell'intersezione delle linee della griglia dei "terzi".
La foto risulterà molto più avvincente! - Non fermarti a fotografare solo le montagne lontane, ma sfrutta anche il primo piano e il livello intermedio.
Il primo piano rappresenta il livello in cui ti trovi, l'orizzonte è la valle o la montagna particolarmente grande che fa da sfondo all'immagine e nel mezzo ci possono essere altre cime montuose o simili.
Tutti e tre i livelli devono essere ben visibili nella foto e coordinati tra loro.
Nascono così le foto più emozionanti delle montagne! - Un cielo blu è affascinante, ma le nuvole possono essere ancora più eccitanti.
I raggi di sole che filtrano tra le nubi, gli enormi cumulonembi bianchi, soffici, che si innalzano dolcemente nel cielo o interi fronti nuvolosi cupi e minacciosi, possono trasformare una scena ordinaria in un'immagine davvero emozionante. - Quando hai davanti una catena montuosa che si estende in tutte le direzioni, invece di fotografare a 180°, riduci l'inquadratura e concentra la tua attenzione su singoli punti.
Così facendo, indirizzerai lo sguardo dello spettatore su un'area molto specifica, che altrimenti andrebbe perduta con uno scatto più ampio.
Un'altra idea è usare le linee guida (es. un sentiero, un filare di alberi, uno steccato, ecc.) per guidare gli occhi dello spettatore. - Un modo semplice per migliorare davvero una foto di un paesaggio di montagna è includere un soggetto naturale o artificiale: un fiore che spunta da una sommità è più interessante del picco stesso.
Un'unica mucca in mezzo al pascolo rende il pendio più interessante.
La tua compagna di viaggio che guarda il panorama dà interesse e vita allo scatto.
Sono questi semplici elementi che evocano una storia.
Di per sé, le montagne sono solo grossi blocchi di roccia ma, aggiungendo un soggetto, puoi dare vita alla tua scena. - Conclusione: una volta arrivati a destinazione, ti troverai davanti ai "Tre Faggi”, piante secolari dalla chioma immensa, veri e propri monumenti della Natura.
Saranno gli alberi maestosi, sarà lo strano recinto di pietre tipo "Stonehenge" che circonda un altare dedicato alla Madonna, sarà il panorama che permette la visuale dell’alta valle Imagna e del Resegone, saranno i verdi pascoli, qualche cascina isolata e gli abbeveratoi d’alta quota per gli animali, che danno al luogo un tocco magico.
Questa meta può rivelarsi un’ottima occasione per un “trekking fotografico” a pochi passi da Milano.
Testo e foto di Alvaro Foglieni