I piedi della Garzetta

E’ inconfondibile.
Anche da lontano la Garzetta la riconosci subito.
E’ un piccolo Airone, snello, dal piumaggio totalmente bianco.
Elegante nel muoversi, ha lunghe zampe nere, un becco affilato, dritto, anch’esso di colore nero.
La livrea nel periodo nuziale si abbellisce di lunghe penne, leggere e impalpabili che la rendono ancor più elegante.
Anche le guance cambiano colore, diventando azzurre.
Oltre alle risaie, abita tutti gli ambienti legati alla presenza di acqua bassa dove caccia pesci, anfibi e insetti acquatici.
La Garzetta ha abitudini esclusivamente diurne e per cacciare utilizza la tecnica “Foot movements“.
In pratica si muove lentamente nell’acqua osservando con attenzione il fondale e ogni tanto, agita le zampe sott’acqua in modo da stanare i pesci o le rane che cattura con un movimento deciso e veloce del collo.
E’ proprio da questo sistema di caccia che ha prodotto la particolarità dei suoi piedi.
Mentre le zampe sono nere, i piedi della Garzetta sono gialli.

L’ambiente di caccia è una distesa di acqua piuttosto bassa dove l’animale si muove con passi lenti, intervallati da frequenti fermate.
Durante queste soste la Garzetta estende una zampa in avanti e con un rapido movimento vibratorio, smuove il fondo fangoso sommerso.
L’azione disturba le prede nascoste (es: piccoli pesci, rane o invertebrati), che spaventati scappano.
E’ quello che l’uccello voleva: una volta venuti allo scoperto, è molto facile catturarli con un fulmino colpo di becco.
I piedi gialli aiutano questo procedimento in due modi:
– Grazie al loro colore vistoso, la Garzetta evita di beccarsi le dita dei piedi.
In un ambiente acquoso pieno di sedimenti e fango in sospensione, un dito scuro potrebbe essere scambiato per una preda.
– I pesci, spaventati da quelle strane e lunghe dita giallo brillante che si muovono verso di loro, fuggono in direzione della superficie, nello sforzo di allontanarsi.
Alla Garzetta non rimane che catturarli.

Conclusione
La capacità di un essere vivente di modificare le proprie strutture in funzione dell’ambiento per avere una maggiore utilità, si chiama adattamento.

Nel caso della Garzetta, l’adattamento ha migliorato le sue capacità di cacciare le prede.
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Testo e foto di Alvaro Foglieni

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1 commento

  1. E’ sempre interessante ed istruttivo leggerti !

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