Oggi torno in risaia per fotografare la Pantana comune, nell’ultima uscita ho avuto appena il tempo di vederla involarsi… troppo veloce per riuscire a scattare!
Devo cercare camere appena allagate perché questa specie vive tra acqua e fango, muovendosi con passo elegante alla ricerca di piccoli invertebrati, pesci e anfibi.
È facile da riconoscere: grigiastra, becco ricurvo all’insù e zampe verdastre, molto affascinante nel comportamento.
So che è diffidente, ma con la giusta tecnica fotografica posso farcela!
Se anche voi volete fotografare la Pantana, non perdetevi i miei consigli.

Qual è il carattere della Pantana e come si comporta durante la migrazione?
Durante la migrazione primaverile, la Pantana sosta nelle zone umide per ricaricare le energie prima di ripartire verso i siti di nidificazione.
È un uccello solitario o presente in piccoli gruppi, sempre vigile e attento ai cambiamenti dell’ambiente circostante, un movimento improvviso o una presenza sospetta la fanno allontanare rapidamente.
Il suo comportamento di alimentazione è metodico: cammina con passo deciso e sonda il fango con il becco alla ricerca di cibo, per fotografarla senza disturbarla, è meglio restare nascosti in auto a motore spento.
In che modo la Pantana utilizza il suo becco per procurarsi il cibo?
La ritrovo nella stessa camera di risaia dove l’avevo vista la volta precedente e per non allarmarla, fermo l’auto a distanza, rimanendo immobile a osservarla.
Il lungo becco della Pantana mi affascina per la sua precisione: lo usa per sondare il terreno, a volte lo affonda completamente per poi muoverlo lateralmente alla ricerca di piccoli crostacei, insetti e molluschi.
Questo comportamento la rende un soggetto straordinario da fotografare, soprattutto mentre caccia nelle acque basse o sulle rive fangose.
Per catturare i dettagli del becco in azione, imposto il tempo di scatto su almeno 1/1600s.


Come vincere in velocità la sfida fotografica?
Il piumaggio grigio-bruno della Pantana la rende perfettamente mimetica, ma con la luce giusta rivela dettagli sorprendenti che offrono scatti spettacolari.
Fotografarla richiede preparazione e prontezza, data l’imprevedibilità degli incontri nella natura.
Per non perdere attimi preziosi, tengo sempre la fotocamera a portata di mano (sul sedile del passeggero) e i finestrini abbassati, pronto a scattare in ogni momento.
Perché la Pantana è un uccello difficile da avvicinare?
Avvicinarla richiede pazienza e strategia, perché l’uccello nota subito qualsiasi elemento nuovo nel paesaggio e tende a evitarlo.
Se non riesco a portare il veicolo abbastanza vicino, un duplicatore di focale può aiutarmi a ottenere lo scatto desiderato senza disturbare l’animale (in genere utilizzo Canon Extender 1,4X III sul teleobiettivo Canon EF 100-400mm f/4.5-5.6 L IS USM).
Però se la distanza è eccessiva, l’evaporazione dell’acqua può creare distorsioni che compromettono la nitidezza dell’immagine.
Ogni dettaglio va curato con attenzione per aumentare le possibilità di successo.


Come ci si deve comportare per fotografare la Pantana senza disturbarla?
Fotografare la Pantana è un’esperienza che unisce tecnica, pazienza e rispetto per la natura.
Conoscere il suo comportamento e adottare strategie discrete ti permetterà di ottenere scatti incredibili senza disturbare questo elegante trampoliere.
Sei pronto a metterti alla prova?
Qual è il tuo consiglio per chi desidera iniziare a fotografare gli uccelli selvatici, ma non sa da dove cominciare?
Testo e foto di Alvaro Foglieni


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