Quante attrazioni turistiche conosci nella tua città natale?
Di queste, quante ne hai visitato?
Ci sarà un motivo se alcune attrazioni sono famose in tutto il mondo!
Se passerai l’estate a Milano, perché non vai a scoprire perché sono così conosciute!
Se non sei milanese, ti propongo il tour fotografico nel centro storico di Milano, dove i soggetti da riprendere sono fra i più conosciuti e visitati dai turisti di tutto il mondo.
Oltre alle indicazioni turistiche, troverai brevi suggerimenti di tecnica fotografica.
Parte 1 di 2
- Iniziamo il tour fotografico da Piazza del Duomo (detta alla milanese), la piazza principale, più visitata e più grande del centro storico di Milano.
Il Duomo è l'edificio più grande d'Italia e il terzo al mondo.
È costruito in marmo di Candoglia e lo stile è tardo gotico d'ispirazione renano-boema.
Come si può dare prospettiva a un'ampia area aperta con un enorme monumento?
Usa gli angoli! - La caratteristica del Duomo è la straordinaria abbondanza di sculture.
Se vuoi avere una vista privilegiata sui pinnacoli, gli archi e le statue, devi salire sulla terrazza e passeggiare tra le guglie.
Da qui potrai anche godere di un’impagabile vista sulla città.
La chiave del successo è creare una composizione di ciò che è davanti a te, trova un punto d'interesse: può essere un edificio che si distingue, un campanile che svetta o anche un viale che fa da linea guida. - Dopo aver fotografato dall'esterno il Duomo, entra in Galleria.
Ristoranti stellati, boutique di stilisti famosi, alta, luminosa, molto elegante.
Sei nel "salotto di Milano"!
Una foto in "stile cartolina" è qualcosa che devi avere nel tuo reportage di viaggio.
Quindi, prima scatta la foto classica, poi cerca un'angolazione innovativa in modo che il monumento famoso sia ancora riconoscibile, ma la composizione risulti diversa da ciò che normalmente lo spettatore si aspetta di vedere. - Arriva nell'ottagono (il centro sotto la grande cupola) e cerca il mosaico con lo stemma di Torino, perché legato a un rito scaramantico.
La tradizione vuole che ruotare tre volte su sé stessi col tallone del piede destro posato in corrispondenza dei genitali del toro, porti fortuna.
Per descrivere un luogo non scattare solo foto panoramiche, ma dedicati anche ai particolari.
I dettagli aiutano a sottolineare la grandezza di un luogo, completano ciò che un'inquadratura a tutto campo ha solo accennato. - La galleria Vittorio Emanuele II è una strada pedonale coperta, che collega piazza Duomo a piazza della Scala.
Quando visito una città, fotografo con una fotocamera compatta.
La preferisco perché è piccola, leggera, facili da portare in giro.
Le dimensioni e il peso di una reflex diventano un problema quando si cammina da diverse ore, soprattutto se fa caldo.
Se porti un'attrezzatura pesante ti stanchi più velocemente, sia fisicamente che mentalmente. - Uscito dalla Galleria, sei in una piazza con la statua di Leonardo da Vinci al centro.
Ai quattro lati trovi grandi e famosi edifici, di cui il più antico è Palazzo Marino, sede del sindaco.
La star da fotografare assolutamente è il Teatro alla Scala, il principale teatro d'opera di Milano, considerato tra i più prestigiosi al mondo.
Il più delle volte, più semplice è lo scatto, maggiore sarà l'impatto visivo.
Lascia che siano i dettagli dell'architettura a parlare. - L'aspetto più curioso dell'edificio è la galleria agli accessi al teatro.
Un tempo era possibile arrivare a pochi metri dall'ingresso con la carrozza ed entrare alla Scala senza bagnarsi.
In città, la qualità della luce cambia costantemente a seconda di dove ti trovi.
In un attimo passi dall'essere sotto il sole splendente a ritrovarti in ombra con un piccolo flusso di luce che fa capolino.
Presta attenzione non solo a cosa c'è nella scena, ma anche alla qualità della luce. - Poco lontano da Piazza della Scala, c'è la chiesa di S. Fedele, situata nell’omonima piazza e considerata il modello di riferimento per l'architettura sacra dell'arte della Controriforma.
Al centro della piazza c'è la statua del Manzoni, che aveva in questa chiesa il suo luogo di culto.
La storia narra che nel gennaio del 1873, lo scrittore scivolò sui gradini d'ingresso battendo la testa.
Forse, in seguito di questo incidente, morì quattro mesi dopo.
La linea in cui il pavimento incontra il muro è l'orizzonte.
È possibile creare composizioni diverse fra loro solo variando la sua posizione nel fotogramma. - Entra in chiesa e vai a vedere il pannello decorativo posto nella parte anteriore dell'altare.
È il dipinto "Sepolcro glorioso" di Ettore Frani.
L'autore ha raffigurato la Risurrezione in modo nuovo e molto creativo.
Sulla pietra del sepolcro è rimasto il bianco lenzuolo della sepoltura vuoto.
Quando un dipinto vale più di 1000 parole!
Lo stesso discorso vale anche per le fotografie: le immagini più semplici sono le più efficaci.
Rimuovi tutti gli elementi indesiderati per semplificare il più possibile la scena.
L'immagine finale sarà molto più attraente e il soggetto perfettamente evidenziato. - Conclusioni: girando per le vie del centro, non perdere l'occasione di fotografare un importante elemento della tradizione milanese: i "Ghisa", gli storici vigili urbani di Milano.
Ormai si vedono solo nei vecchi film in bianco e nero e non li troverai in nessun altro quartiere cittadino.
Scattare fantastiche foto non è difficile, devi solo passare un po' di tempo a esplorare l'ambiente ed essere creativo nelle tue composizioni.
L'obiettivo non è ricreare le foto che vedi nelle riviste, ma catturare l'essenza della tua città in modo da avere dei bellissimi ricordi fotografici.
Testo e immagini di Alvaro Foglieni
Sperimenta con lunghe esposizioni: cattura il fluire del tempo in un’unica immagine magica.
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