È una tranquilla mattinata primaverile, due Svassi maggiori nuotano pacificamente, quando all’improvviso scoppia una battaglia furiosa.
Si rincorrono, si affrontano petto contro petto, l’acqua schizza ovunque e le loro grida rompono il silenzio. Poi, come per magia, la calma torna a regnare.
Ma cosa scatena questi scontri improvvisi tra uccelli?
È semplice rivalità, oppure una lotta per il territorio o qualcosa di più profondo?
Vuoi saperne di più? Continua a leggere per scoprire tutti i dettagli!

Come tutti gli animali, gli uccelli lottano per sopravvivere.
Il cibo, il territorio e la possibilità di accoppiarsi sono le principali ragioni di conflitto.
In primavera, quando la competizione per la riproduzione è più accesa, le dispute tra maschi della stessa specie diventano più frequenti.
Tuttavia, il combattimento fisico è spesso l’ultima risorsa: nella maggior parte dei casi, gli uccelli preferiscono risolvere le loro divergenze con segnali visivi e vocali piuttosto che con scontri diretti.
Se gli uccelli combattono significa che c’è qualcosa di grave che non va, è segno di carenza di cibo, di spazio o di invasione nel loro territorio.
Non tutti gli scontri tra uccelli sono veri combattimenti.
Se vedi un maschio e una femmina “litigare”, probabilmente stanno flirtando.
Il corteggiamento può sembrare aggressivo, ma si distingue perché è più silenzioso e la femmina non tenta di fuggire.
Al contrario, uno scontro tra due maschi è rumoroso, violento e spesso termina con il vincitore che canta trionfante.
Riconoscere queste dinamiche permette di comprendere meglio il comportamento degli uccelli e di interpretare correttamente ciò che osserviamo.


Anche se gli scontri tra uccelli sono rari e solitamente non letali, possono avere conseguenze serie.
Un individuo ferito diventa una facile preda per i predatori e rischia di perdere il controllo del proprio territorio.
Nei casi più estremi, la lotta può portare alla morte di uno dei contendenti.
Tuttavia, la maggior parte delle battaglie si risolve con dimostrazioni di forza e posture intimidatorie, piuttosto che con veri e propri attacchi fisici.
Oltre a combattere tra maschi della stessa specie, gli uccelli si difendono energicamente dai predatori.
Corvi, ghiandaie e rapaci sono spesso bersaglio di attacchi coordinati da parte di uccelli che cercano di proteggere nidi e piccoli.
Questo comportamento, noto come “mobbing”, è molto più intenso delle dispute territoriali.
Durante questi attacchi, gli uccelli usano becchi, ali e grida assordanti per scacciare l’intruso, dimostrando una straordinaria organizzazione e spirito di squadra.


Osservare e fotografare questi scontri può essere affascinante, ma richiede pazienza e rispetto per gli animali.
Utilizzare un teleobiettivo permette di catturare i dettagli senza disturbare il comportamento naturale.
Inoltre, prestare attenzione agli orari migliori – solitamente al mattino presto o nel tardo pomeriggio – aumenta le possibilità di assistere a interazioni interessanti.
La prossima volta che vedi due uccelli combattere, non limitarti a osservare: cerca di capire il motivo dello scontro.
Hai mai assistito a un litigio fra uccelli? Racconta la tua esperienza!
Testo e foto di Alvaro Foglieni

A noi è capitato di vedere un rapace, forse si trattava di una poiana, attaccato o comunque infastidito da due cornacchie. La scena era davvero bella ed emozionante, abbiamo cercato di seguirli con lo sguardo fino a quando è stato possibile. Poi erano troppo lontani. Scena indimenticabile, però… ahimè non avevamo con noi la macchina fotografica! Conserviamo il ricordo negli occhi e nel cuore.
Cari Luisa e Pietro, spesso sono proprio questi incontri improvvisi con la natura a regalarci le emozioni più autentiche.
Anche senza una macchina fotografica, avete saputo cogliere la magia del momento e custodirla nella memoria.
Chissà, forse la prossima volta riuscirete anche a immortalare la scena, ma intanto avete già un ricordo indelebile che nessuna fotografia potrà mai sostituire davvero.
Ciao
Alvaro