Era il 13 dicembre 2020 la prima volta che le ho viste: due Gazze, molto rumorose, erano posate sui rami alti del Cedro davanti casa.
Tornavano ogni giorno, sempre alla mattina e saltavano da un ramo all’altro chiamandosi in continuazione con un forte “kiak”.
Erano richiami di prossimità e di contatto, ben diversi dal grido che ero abituato a sentire, caratterizzato da una rapida successione di 7-8 note secche “tche-tche-tche-tche-tche-tchek”.
Ho subito pensato, speranzoso: “Sono una coppia, stanno cercando il luogo adatto per fare il nido”.
Eravamo in pieno inverno, ma sapevo che le Gazze formano coppie perenni e la loro stagione “degli amori” inizia presto.
Da quel giorno ho continuato ad osservarle, ecco il racconto fotografico di quello che è successo:
- Inizio Gennaio.
I sessi sono simili ed è difficile distinguere il maschio dalla femmina.
Abito da molti anni nel quartiere ed è la prima volta che le Gazze si posano sugli alberi del giardino condominiale.
In genere le trovo nella campagna agricola, dove prati e colture si alternano a siepi, filari di antichi alberi e boschetti. - Fine Gennaio.
L'irrequietezza è evidente e i due individui mostrano un certo nervosismo ogni volta che si avvicinano l'un l'altra.
I loro incontri sull'albero sono fatti di acrobazie e inseguimenti scanditi da "urla".
Un soggetto (maschio?) solleva e abbassa rapidamente le penne della testa, apre e chiude la coda a mo' di ventaglio e chiama il partner con toni morbidi.
A volte offre anche qualcosa (cibo?) alla femmina.
Basteranno queste esibizioni a consolidare la coppia? - Prima metà di Febbraio.
Le Gazze hanno ali corte e arrotondate e ogni giorno, per più volte, vanno e vengono all'albero con un volo diretto piuttosto lento.
I battiti d'ala sono veloci e scattanti, ma danno l'impressione di irregolarità con improvvise variazioni di ritmo.
Le limitate capacità di volo le fanno muovere sempre a bassa altezza, mai in alto nel cielo dove sarebbero vulnerabili.
Una volta fra i rami, continuano gli inseguimenti.
Il maschio sbatte le ali per rendere evidente la livrea bianca, un atteggiamento che attira la femmina. - Fine Febbraio.
Un soggetto in volo ha un ramo nel becco ed atterra sul'albero sempre nella stessa posizione.
Ho notato che le Gazze hanno un comportamento prudente e anche se posate a oltre 15 mt dalla mia finestra, rimangono diffidenti e perennemente in allerta.
Un mio gesto sbagliato e subito s'involano. - Inizio Marzo.
La costruzione del nido è un compito a lungo termine, sono passate 5 settimane dalla scelta della posizione sull'albero e ancora stanno lavorando.
In genere, il nido è grande, robusto e nonostante la sua solidità, è utilizzato per un'unica riproduzione (di solito, la coppia costruisce un nuovo nido ogni anno).
Entrambi i sessi partecipano alla sua costruzione volando avanti e indietro con rami nel becco. - Seconda metà di marzo.
Il nido è posto sulla parte superiore di un Cedro alto una ventina di metri (abito al 6° piano e ne vedo la cima).
È collocato a livello della biforcazione dei rami ad una altezza di 16-17 mt.
Purtroppo è completamente immerso nella vegetazione e situato sul lato opposto rispetto alla mia finestra.
Morale: non ho modo di vedere com'è fatto, ne chi dei due partner lo occupi.
Tutti i giorni un paio di Cornacchie arrivano sull'albero a disturbare le Gazze ed inizia una guerra fatta di grida e inseguimenti fra i rami. - Primi giorni di Aprile.
Quello che più colpisce è il silenzio, le gazze non "chiacchierano" più!
Da qualche giorno vedo un solo soggetto volare avanti e indietro e il più delle volte è fermo sul tetto o sulle antenne del palazzo vicino.
Che la femmina sia nel nido a covare le uova?
Ho letto che depone in media da 6 a 9 uova blu-verdastre, fortemente macchiate di marrone. - Fine Aprile.
Credo che la femmina sia in piena incubazione delle uova.
Nei pressi del nido o sui tetti intorno si vede un solo individuo (maschio?) che quando torna al nido, vene accolto da "gridolini".
Potrebbe essere il maschio che nutre la femmina durante la cova.
Negli ultimi giorni del mese ho notato un certo movimento, forse le prime uova deposte si sono già schiuse. - Inizio Maggio.
Si, le uova si sono schiuse e i due adulti stanno provvedendo all'alimentazione dei piccoli.
La Gazza è onnivora, si nutre principalmente di insetti, di bacche, semi, spazzatura, uova e pulcini oltre a piccoli roditori.
Oltre al cibo, il maschio si è anche occupato della protezione della cucciolata, inseguire in volo i predatori di nidi.
In particolare le Cornacchie che non hanno mai smesso di visitare il nido nei 5 mesi in cui le Gazze hanno procreato, fino a riuscire a catturare un pulcino. - Fine Maggio.
Dopo tante settimane di attesa, ecco il premio: è il primo pulcino che saltella nel giardino!
Nonostante i continui attacchi delle Cornacchie, sono sopravvissuti 4 piccoli, che vengono nutriti dai genitori anche dopo aver lasciato il nido.
I giovani rimangono nel territorio, ma ho difficoltà a fotografarli perché rimangono sempre nel folto della vegetazione (cespugli).
Solo a settembre - ottobre ci sarà la "dispersione" ed i giovani formeranno degli stormi sciolti, nutrendosi e dormendo tutti insieme. - Conclusione: la Gazza è accusata di essere una ladra, di rubare oggetti luccicanti e nasconderli.
È una diceria derivante da un'errata interpretazione delle osservazioni, come tutti i corvidi nasconde solo il cibo in eccesso per i giorni di scarsità.
Nei miei tanti giorni di osservazione, non l'ho mai vista tornare al sito di nidificazione con qualcosa di lucente nel becco.
Dopo aver assistito ad una stagione degli amori, posso dire che la Gazza è un uccello molto intelligente e divertente da guardare.
Foto e testo di Alvaro Foglieni