Gli articoli più letti: “Cogliere l’attimo”

Molti dei temi trattati nei post e tutorial pubblicati nei mesi precedenti, hanno riscosso il successo dei nostri lettori e followers.

Questo spazio è dedicato agli argomenti che hanno ricevuto più consensi.

Nella rubrica degli articoli più letti, oggi ripubblichiamo un tutorial di Alvaro Foglieni.

 

Cogliere l’attimo

Arrivo al capanno, guardo dalla prima feritoia e …c’è, è lì posato.
Ma anche il Martin pescatore mi vede e subito parte a razzo.
Secondo voi quanto tempo avevo per ragionare su come impostare la composizione, sfocare lo sfondo e congelare l’azione?
Zero!
Nessuna possibilità!
Morale: un’opportunità mancata, la foto è di pessima qualità, da cestinare.
Molto spesso, quando si pratica caccia fotografica, non si ha il tempo tecnico per realizzare una foto come la vorremmo.
Abbiamo solo pochi istanti, frazioni di tempo per cogliere l’attimo!
Ecco perché nella fotografia naturalistica agli uccelli selvatici, è necessario essere preparati.

Lo sapete, ma fatemelo ridire: le immagini migliori sono quelle in cui si riesce a immortalare il momento, l’istante cruciale dell’azione.
Sono quelle in cui l’uccello ha un atteggiamento il più naturale possibile, perchè non è spaventato o in tensione per la vostra presenza.
Se vi vede, fugge! … e tu hai perso l’attimo!
Pertanto, la prima regola da imparare sarà: “dobbiamo sempre essere pronti allo scatto”.
Gli incontri con un animale o i momenti salienti di una sua azione o di un suo comportamento, sono quasi tutti di breve durata.
Non avremo mai il tempo per capire cosa sta succedendo, …inquadrare con cura la scena, …rispettare le regole di composizione, …impostare la fotocamera, …il tempo ideale, …il diaframma corretto e finalmente …scattare.

Come posso diventare veloce nello scatto?
Cosa devo fare per cogliere l’attimo giusto?
Come posso realizzare l’immagine di quel breve momento?

Ecco alcune suggerimenti:

1) Conoscere molto bene la fotocamera.
Per agire con prontezza è necessario imparare ad impostare la fotocamera …ad occhi chiusi.
Devi prendere confidenza con la tua strumentazione e sapere deve sono i comandi senza guardare.
Inquadrare il soggetto e impostare una funzione devono compiersi in automatico.
Tutto ciò avverrà solo con la pratica e la padronanza delle funzioni offerte dalla fotocamera.
Arriverà anche per te il momento in cui saprai aumentare o diminuire il tempo di scatto senza guardare se la ghiera deve girare a destra o a sinistra, così come potrai regolare la compensazione dell’esposimetro senza pensare a quale tasto schiacciare per attivare il comando.
Tutto questo lo si impara con l’esercizio e con l’applicazione costante.

2) Pratica, pratica, pratica.
Non basta il talento, per migliorare le tue fotografie è necessario fare tanta pratica.
La dimostrazione più semplice che l’esercizio continuo funziona, è la “regola dei terzi” (il soggetto principale non deve mai essere al centro dell’immagine, ma in corrispondenza di una dei punti focali), una linea guida molto efficace per realizzare belle foto.
Chi come me la conosce, la utilizza normalmente senza più pensare a come realizzare la foto.
Dopo aver visto il vantaggio ottenuto in una composizione, non l’ho mai più abbandonata.
E’ diventata una prassi normale decentrare l’uccello inquadrato, come agire sul pulsante di messa a fuoco.

3) Sii sempre pronto allo scatto.
La natura in generale e in particolare gli animali, ti offrono una sola opportunità per fotografarli.
Se non la cogli al volo, non avrai altre possibilità.
Lo stesso dicasi per un lampo nel cielo durante un temporale notturno, il litigio dei due Pettirossi per il possesso di un territorio, la luce dorata al tramonto dopo un temporale, la farfalla che apre le ali sul fiore, sono tutti momenti unici e spesso irripetibili.
Devi essere pronto a scattare all’improvviso.
Pertanto, prepara la tua attrezzatura nel seguente modo:
– Imposta la fotocamera in priorità di tempi ed imposta un tempo di scatto di 1/1000 minimo.
– Usa la raffica e l’autofocus continuo automatico (AI Servo AF).
– Attiva lo stabilizzatore d’immagini.
– Imposta la messa a fuoco solo sul punto centrale della griglia.
– Non spegnere mai la macchina fotografica, anche nei tempi morti.
– Togli il tappo dall’obiettivo e mettilo via.
– Usa il valore degli ISO che ti permette di fotografare con tempi di scatto veloci.
– L’obiettivo deve essere su AF (Messa a fuoco automatica)
In questo modo avrai più opportunità di essere veloce e preparato.
Inoltre …occhi aperti, pronto a cogliere ogni minimo movimento.

4) Esci e fotografa.
Le foto naturalistiche si fanno all’aperto, la caccia fotografica è un hobby che deve essere praticato fuori casa.
Quella foto che ti ha tanto colpito, è stata fatta dall’autore nel momento giusto e …nel posto giusto.
Non ha importanza la località, se passi il tuo tempo libero a fotografare avrai più possibilità di fare incontri.
Molte delle più incredibili fotografie di uccelli, in realtà ritraggono momenti ordinari della loro vita.
Non rimanere in casa seduto ad aspettare che succeda qualcosa da fotografare.
Esci, vai nel primo parco o giardino dietro casa e cerca attivamente intorno a te.
Gli uccelli sono ovunque.
Solo uscendo di casa avrai modo di fotografare un evento, una posa particolare o un’azione interessante.
La bella foto di uccelli selvatici che hai visto in Internet e che ti ha tanto emozionato, è stata fatta da un fotografo che è uscito di casa ed era sul campo.
Li, nel momento giusto e nel posto giusto.
Se ci sei, fai la foto.
Se non ci sei, non fotografi.

5) Impara il comportamento degli uccelli.
Conoscere le abitudini del soggetto che fotografi è importante per la buona riuscita delle foto.
Devo però ammettere che questa è una capacità che si migliora con la pratica.
In ogni modo, è facile da capire che ci sono situazioni in cui si intuisce che succederà qualcosa.
Un gruppo di Aironi che smette di cacciare, si ferma con il collo tutto ritto verso l’alto e ti fissa…fa presagire l’imminente fuga dei soggetti.
In una palude, la femmina di Cavaliere d’Italia ha capo rivolto verso il basso, mentre il maschio le gira intorno spruzzando acqua con il becco … è il preludio all’accoppiamento.
Solo imparando a capire cosa succede davanti a noi, potremo essere pronti a scattare una bella foto.
In questi casi, la conoscenza del comportamento animale è fondamentale per il successo.
Quasi quanto la conoscenza della tecnica fotografica.

6) Anticipa l’evento.
Dobbiamo leggere la situazione in anticipo ed essere pronti all’avvenimento, con la fotocamera impostata nel modo corretto e il dito pronto sul bottone dello scatto.
– Se l’uccello è in volo, devi anticipare i suoi movimenti (Vola via oppure è in fase di discesa? Atterrerà su quel albero?).
– Se un uccello è spaventato, devi saper leggere in anticipo i possibili avvenimenti che possono seguire (Se fai un altro passo, s’invola? Da che parte andrà? Hai la visuale libera? Se invece resti immobile cosa succede?).
– Anticipare significa saper attendere il momento giusto per scattare la foto (Siamo quasi alla fase culminante del rito nuziale, fra poco ci sarà l’accoppiamento. Aspetto ancora qualche istante e poi scatto).
– Se osservi, impari e con la conoscenza puoi anticipare un’azione (Tutti i rapaci diurni defecano prima di lanciarsi in volo. Sapendo questo fatto, sarai pronto a scattare quando osserverai una poiana posata su un ramo, scaricarsi).
– Se comprendi cosa sta avvenendo, sai chi fotografare, quale inquadratura realizzare e quando scattare perché conosci in anticipo gli eventi (Nei Gruccioni non si distinguono i due sessi, ma l’offerta nuziale fa capire che è il maschio)

7) Il fattore …“C”.
Come in tutte le cose, anche nella fotografia naturalistica, è necessaria una certa dose di fortuna.
In pratica, se nonostante tutte le indicazioni precise ricevute dall’amico il giorno prima, l’uccello ha deciso di volar via e non c’è più, non potete fotografarlo.
Non hai avuto fortuna, hai viaggiato per 250 Km per nulla!
Ma un’uscita a vuoto non deve deluderti, ma spingerti a trovare una soluzione.
Per esempio: fotografa quello che hai davanti in quel momento, oppure ritorna il giorno dopo sperando che vada meglio.
Parafrasando un noto proverbio, vorrei dire: “la fortuna aiuta i foto naturalisti”, nel senso che se ti fai trovare pronto, nel posto giusto, al momento giusto, arriverà anche il colpo di fortuna.

CONCLUSIONE
Per fare un colpaccio fotografico, non bisogna farsi cogliere impreparati.
Ci vuole preparazione, conoscenza e tanta pratica.
Ah…dimenticavo: qualche giorno dopo sono ritornato allo stesso capanno del Martin pescatore.
Questa volta, conoscevo cosa poteva accadere e mi sono preparato prima, anticipando gli eventi.
Meditate gente, meditate!

Testo & foto di Alvaro Foglieni

 

 

 

 

 

 

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2 commenti

  1. ottimo articolo,completo e dettagliato

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