Una cosa è conoscere tutte le principali attrazioni turistiche della tua città, un’altra è sapere cosa c’è dietro tali attrattive.
Un ottimo modo per imparare la storia di un quartiere, una piazza o di un monumento è fare un tour a piedi e visitare il palazzo o la chiesa in questione.
L’escursione fotografica che propongo oggi, ti porta alla scoperta della Milano di un tempo, fatta di pittoreschi cortili e case di ringhiera.
E’ il terzo appuntamento del racconto fotografico “Trasformarti in un turista nella tua città” e come gli altri, oltre alle indicazioni turistiche, troverai brevi suggerimenti di tecnica fotografica.
- Le case di ringhiera sono le tipiche abitazioni popolari di Milano degli inizi del Novecento.
L'edificio è costruito intorno ad un cortile acciottolato.
Salite le scale, ti trovi davanti un lungo ballatoio o balcone sul quale si affacciano gli appartamenti.
Cortile, scale e balconi sono in comune.
Componi usando la regola dei terzi, posizionalo il soggetto principale su uno degli incroci.
Se lo scatto non ti convince, cambia la posizione o prova con un'angolazione diversa. - Le abitazioni erano piccole, due locali in 50mq, spesso senza acqua corrente.
La cucina si affacciava sul cortile, mentre la camera da letto guardava sulla strada.
I servizi igienici, la sola tazza, senza doccia o vasca da bagno, erano nel cortile o in fondo ai baconi ed erano a disposizione di tutti gli inquilini.
Quando fotografi all'aperto, dovrai fare molto affidamento sulla luce disponibile.
Per catturare splendide fotografie avrai bisogno delle condizioni giuste.
Se la previsione meteo annuncia una coltre grigia di nuvole basse, è meglio posticipare l'uscita fotografica. - Chi possedeva il WC in fondo al ballatoio era molto fortunato perché non doveva scendere in cortile.
Solo alla fine degli 60 cominciarono i lavori di ristrutturazione per la creazione dei bagni privati, dell'acqua corrente e del riscaldamento.
Prima era impossibile passare inosservato e il pettegolezzo era all'ordine del giorno e di pubblico dominio.
Incorporare una persona nella fotografia, permette di vedere l'edificio dalla prospettiva di chi ci vive o lavora.
Possiamo capire meglio la funzionalità dello spazio, per cosa è stato costruito e come interagisce con noi.
A livello pratico, ti permetterà di creare un senso di scala nella tua immagine. - Il balcone è lungo quanto l'edificio e rappresenta l'unica via di accesso agli appartamenti.
Il ballatoio serviva anche per stendere i panni lavati.
Ogni piano ha la sua balconata, ed è il corrimano metallico a dare il nome a queste case.
La maggior parte dei fotografi riprende l'edificio nel suo insieme.
Tieni d'occhio i dettagli e i motivi geometrici che gli altri potrebbero non notare, specialmente con gli edifici più vecchi. - Le più belle e accessibili per foto, le trovi in Corso San Gottardo, Ripa di Parta Ticinese, Alzaia Naviglio Grande e nel quartiere di Brera.
Esistono numerose altre case di ringhiera in centro (traverse di via Torino) e all’interno della cerchia dei Bastioni (Porta Genova), ma i portoni sono spesso chiusi e i custodi non ti lasciano entrare.
A volte un edificio ha un bell'aspetto quando lo riprendi frontalmente.
Altre volte la ricerca di un'angolazione unica può creare una foto architettonica straordinaria. - Nate come case popolari per gli operai delle fabbriche, oggi sono state recuperate e ben ristrutturate.
Molti palazzi di ringhiera sono stati tinteggiati con vivaci colori ed i balconi e i cortili sono decorati con fiori e piante e alle finestre trovi tendine particolarmente curate.
Per creare una buona composizione nelle tue foto, sfrutta le linee guida.
Sono semplici elementi nella composizione che guidano l'occhio dello spettatore da una parte all'altra del fotogramma.
Sfrutta un marciapiede, la strada che trovi nel cortile, la vegetazione, una ringhiera, l'ombra, ecc. - In molti edifici il tempo sembra essersi fermato e per il fotografo è una vera manna.
È facile rimanere affascinati da un'atmosfera assai naif.
Se fotografi a mano libera, assicurati che il tempo di scatto sia abbastanza veloce.
Non vuoi tornare a casa con tutto un servizio fotografico mosso o sfocato! - Queste case, raccontano uno stile di vita diverso da oggi, dove tutti sapevano tutto di tutti.
L'ambiente imponeva di condividere con i vicini le proprie abitudini ed esperienze.
Nelle case di ringhiera non esisteva la privacy, ma l'accoglienza e la solidarietà.
Se la foto non è perfetta, correggila in post-produzione.
I programmi di elaborazione delle immagini sono in grado di correggere gli errori della tua immagine.
Ricorda solo di non esagerare o sembrerà innaturale. - Pur mantenendo i caratteristici balconi e i cortili acciottolati di un tempo, oggi gli appartamenti non sono più spartani e poveri come una volta.
Gli alloggi sono forniti delle più moderne comodità: bagni privati, aria condizionata, pavimenti in marmo e doppi vetri.
Ciò che ho scritto può farti scattare una bella foto, ma solo usando più creatività potrai realizzare splendide immagini. - Conclusioni: quando passeggi in zona Navigli e vedi un portone di un vecchio palazzo aperto, entra.
Varcato l'ingresso sono certo che ti troverai proiettato in una Milano antica, ricca di storia e di tradizioni ancora vive.
Il modo migliore per potenziare la tua tecnica fotografica è fotografare, fotografare, fotografare.
Esci di casa e inizia a mettere in pratica ciò che hai imparato in questo articolo.
Testo e foto di Alvaro Foglieni