Nessuna barriera

Più di una volta in questo blog ho suggerito di inserire sempre un “elemento” interessante in primo piano quando si fotografa un paesaggio.

Attenzione però a quale soggetto si sceglie e come lo si posiziona all’interno del fotogramma.

Se la valutazione è sbagliata, si rischia di creare una barriera che blocca lo sguardo dello spettatore e non gli permette di entrare nella foto ad esplorare l’intera scena.

L’immagine seguente mostra un panorama ripreso nel Parco agricolo Ticinello, con un muretto in primo piano.
La posizione della parete tende a creare una sorta di sbarramento che blocca l’osservatore fuori dall’immagine.

Il compito del fotografo è di realizzare una composizione che catturi l’attenzione dello spettatore e lo conduca a scoprire tutti gli elementi della scena.

Ecco come avrebbe dovuto essere composta la foto.
Il muro, fotografato in diagonale, cattura gli occhi degli spettatori e li accompagna all’interno della foto verso la campagna e il filare degli alberi.

In pratica, il primo piano è diventato una “linea guida” e l’occhio ha modo di eplorare i tanti elementi preenti nell’immagine e spaziare su tutta la composizione.

Conclusioni
Non ti limitare a scattare una foto al paesaggio.
Impara come condurre l’occhio dello spettatore nella fotografia, “aprendo” il primo piano.

P.S.
Se l’oggetto in primo piano è troppo invadente e ti rendi conto che crea una vera e propria “recinzione”, avvicinati in modo da fotografare solo una piccola porzione dell’elemento.
In questo modo, il muretto non rappresenta un ostacolo, ma è un componente della scena che contribuisce a dare prospettiva e profondità alla composizione.

La pazienza è la compagna fedele del fotografo naturalista; l’attesa silenziosa può portare a scatti indimenticabili.

Testo e foto di Alvaro Foglieni

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2 commenti

  1. Un breve quanto importante consiglio che fa una grande differenza!

    Grazie Alvaro

    1. Author

      Grazie a te Alessio, per le gentili parole.

      Alvaro

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