Semplici consigli per evitare le foto mosse

Il rischio di immagini poco nitide o mosse dipende da alcuni fattori, ad esempio: scattare in un ambiente con scarsa illuminazione, l’uso di teleobiettivi dai diaframmo poco luminosi, uno sfondo poco luminoso o anche la fotocamera utilizzata manualmente.
caccia-vagante
Chi pratica caccia fotografica vagante, sa che la foto mossa è un pericolo costante.

Perché la foto è mossa?
Per evitare una foto buia, la fotocamera ha scattato con lungo tempo di posa, dando così modo alla poca luce presente di attivare il sensore.
Purtroppo mentre l’otturatore era aperto, si sono verificate due circostanze negative:
1) La fotocamera si è mossa (es: basta anche una minima vibrazione delle nostre mani)
oppure
2) L’animale inquadrato si è spostato.
Due cause che comportano inevitabilmente una foto poco nitida.

Se analizzate nei dettagli le vostre fotografie, scoprirete che più la fotocamera è stata immobile, più la foto è definita.
Risulta quindi importante tenere ferma il più possibile la macchina fotografica al momento dello scatto.

Esistono alcune attrezzature che aiutano il fotografo ad evitare il pericolo di foto mosse.
Vediamo le più semplici e facili da utilizzare:

Cavallettocavalletto
1/60” è in genere, il tempo di otturazione più lento per una foto a mano libera.
Scendere sotto questo tempo, si rischia di avere una foto mossa.
Se bisogna scattare con tempi molto lenti, è necessario utilizzare un cavalletto.
In commercio, esistono moltissimi modelli che variano in base al materiale con cui è costruito, al peso, alla stabilità, all’altezza massima raggiungibile ed ovviamente al prezzo.
Una fotocamera fissata sul cavalletto è immobile e la foto è ferma.

Monopiede
monopiedeÈ una specie di “asta” estensibile con un sistema di fissaggio della fotocamera sulla testata.
Possedendo un solo punto d’appoggio, il monopiede offre una stabilità minore rispetto al treppiede, ma
certamente superiore rispetto ad una fotocamera sorretta a mano libera.
Anche in questo caso, esistono monopiedi di tutte le dimensioni e modelli.
L’altezza ideale di un monopiede è che arrivi fino agli occhi.
Rispetto al cavalletto, il monopiede è più leggero e facile da trasportare ed ha una manovrabilità decisamente superiore.

Bean bag
E’ un sacchetto, spesso realizzato con stoffa mimetica, riempito di materiale leggero sul quale si appoggia la fotocamera.
bean-bagIn questo modo, tutte le vibrazioni della macchina fotografica vengono ammortizzate dal bean bag a tutto vantaggio di immagini ferme.
È facile da trasportare, relativamente modellabile, si adatta facilmente alla portiera dell’auto, alle feritoie di un capanno o su una superfice irregolare.
Rispetto alle due soluzioni precedenti, il Bean Bag è una soluzione leggera, versatile ed economica.

Nella caccia fotografica vagante, può capitare che non si abbia a disposizione uno degli strumenti sopra descritti.

Per ovviare all’inconveniente di una foto mossa, dobbiamo mettere in pratica alcuni accorgimenti:

portamento

  • Impostare la “priorità di tempo” e regolare un tempo di esposizione maggiore della lunghezza focale dell’obiettivo usato, più il fattore di crop*. (esempio: obiettivo 500mm Canon + Crop 1,6 = 800mm, impostare un tempo di 1/1000”)
    * = rapporto tra la diagonale di un tradizionale negativo 24x36mm e la diagonale del sensore di una fotocamera digitale.
  • Attivare lo stabilizzatore d’immagine (sull’obiettivo o sul corso macchina).
    È un dispositivo che elimina l’involontario movimento (tremolio) dalla mano o dalla respirazione.
    impugnare-fotocameraLe immagini così ottenute hanno una nitidezza maggiore rispetto ad una foto senza questo sistema, soprattutto con lunghezze focali dai 200mm in su.
  • Impugnare la fotocamera in modo corretto.

appoggiati-albero

  • Posizionare il corpo in maniera stabile, con il portamento più saldo possibile.
  • Appoggiare la schiena (o anche semplicemente il braccio che regge la fotocamera) contro un albero, una roccia, un’auto.
  • Posare la fotocamera su un masso, per terra, sul tetto di un’auto in modo che sia la più immobile possibile

In conclusione
Per avere immagini ferme ci sono tanti accorgimenti da mettere in pratica ed attrezzature da utilizzare.
Una cosa deve essere chiara: se l’animale è in movimento, il pericolo di un’immagine mossa permane.

Autore: Alvaro

Conoscete una soluzione differente?
Utilizzate una tecnica che non è stata descritta?
Lasciateci un commento.

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9 commenti

  1. Grande Alvaro, un’articolo molto interessante ed utilissimo… una sola domanda, il mono piede si può usare anche come bastone tipo nordic walking?

    1. Grazie Davide per i complimenti.
      Domanda interessante, ma la risposta è “assolutamente NO!”
      La scelta dei bastoncini per la camminata nordica è fondamentale.
      Usare attrezzi non adeguati alla propria statura può causare dolori (soprattutto alla schiena).
      Quando scegli i bastoncini per il nordic walking devi seguire delle regole precise e rigide.
      L’altezza dell’asta, l’impugnatura ed il lacciolo, i gommini dei puntali devono rispondere a dei requisiti ben determinati.
      Il monopiede non nasce per fare questo lavoro, è solo un sostegno per la fotocamera.
      E’ uno strumento singolo (lo dice il nome stesso), mentre nella camminata nordica devi assolutamente utilizzare 2 appoggi.
      Il monopiede non ha l’impugnatura studiata per questo tipo di camminata, spesso non ha nessuna cinghietta.
      Ricorda che nel nordic walking, tutte le spinte partono sempre dal lacciolo del bastoncino e quindi bisogna che esso sia fatto molto bene.
      Inoltre, un buon monopiede in carbonio (leggero) costa di più di due bastoncini di ottima qualità, per non parlare della “testa” (sistema di fissaggio della fotocamera) che devi acquistare a parte.
      Oltre all’inutilità del mezzo, sarebbe uno speco di denaro utilizzarlo come bastone per una passeggiata in montagna.

  2. Come sempre amici degli ottimi consigli da seguire per realizzare al meglio le nostre fotgrafie.
    Molto importa la differenza se si scatta con un buon sostegno o no,capita spesso di fidarsi troppo e di ottenere degli scarsi risultati.
    Comunque è sempre valida la regola del “Scatta…scatta…scatta…scatta”

  3. L’utilizzo della raffica è un modo per attenuare-eliminare il micromosso che però per obiettivi maggiori di 400mm è sempre in agguato dovuto alla vibrazione causata dallo specchio.

  4. Grazie Davide per l’informazione.
    Confesso che non conoscevo l’esistenza di bastoncini per nordic walking con una filettatura per fissarci la telecamera.
    Buono a sapersi!

    Vorrei però ricordarti che la tua domanda iniziale era completamente diversa da quest’ultimo tuo post, perchè verteva sul monopiede.
    Tu mi hai chiesto: “ …. una sola domanda, il mono piede si può usare anche come bastone tipo nordic walking?…”
    Io ho risposto nel merito della questione, ossia sull’inutilità di utilizzare il monopiede come bastoncino.
    Oggi hai aggiunto un’informazione, curiosa fin che vuoi, ma completamente non in linea con il quesito precedente.
    Rileggi cosa hai chiesto e capirai di essere andato …fuori tema.
    In ogni caso, voglio seguire questo tuo nuovo argomento e dare un nuovo contributo.
    Se la tua domanda fosse stata: “un bastoncino da camminata, può all’occorrenza essere usato per reggere una fotocamera?”, ti avrei risposto “SI”!
    Io per primo utilizzo, in certe specifiche situazioni, un normale bastone da passeggio come se fosse un monopiede.
    E’ un bastone in alluminio, regolabile in altezza, a 3 stadi, l’ho acquistato un negozio di cineserie, ma si trova anche sulle bancarelle a pochi Euro.
    E’ comodo da trasportare (una volta retratto completamente è lungo circa 40cm), leggero (pesa circa 150gr), molto economico e sta in uno zaino qualsiasi.
    Lo utilizzo spesso quando faccio caccia fotografica in auto, specialmente se devo fotografare dal lato passeggero.
    Reggere 3 kg di attrezzatura con un solo braccio e per lungo tempo è stancante e dopo un po’ arriva un fastidioso tremore che influisce negativamente sulla nitidezza della foto.
    Il bastone da passeggio risolve il problema e lo trovo più adatto allo scopo, rispetto ad un monopiede tradizionale.
    Appoggio il bastone nel porta bicchiere della consolle della mia auto, regolo l’altezza desiderata e appoggio la fotocamera sull’impugnatura.
    In questo modo il peso della fotocamera + obiettivo è totalmente a carico del bastone.
    Il braccio, libero da pesi e vincoli, lo uso per puntare la macchina fotografica nella direzione desiderata.
    Semplice, economico e funzionale!

    1. Ah scusa se ho posto male la domanda ti ringrazio infinitamente per la cura delle tue risposte e per la tua infinita pazienza.

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