Mini guida alle oasi migliori nel Nord Italia, dove puoi osservare molti uccelli, fare birdwatching e scattare ottime immagini.
Un utile strumento per sapere dove andare, quando andare e quali uccelli puoi trovare.
La Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola, condivisa dalle province di Como e Sondrio, è una meravigliosa area di oltre 1500 ettari tutti pianeggianti, ideale per gli amanti del Birdwatching e della Fotografia Naturalistica.
È riconosciuta come Sito di importanza Comunitaria (Sic) per la presenza di habitat e specie – sia animali che vegetali – di notevole interesse.
L’area si trova nella parte più settentrionale del Lago di Como, alla confluenza di due valli: Val Chiavenna e Valtellina.
Tra i diversi i comuni interessati alla riserva, spicca Sorico sede del Consorzio che gestisce la Riserva e per la presenza di un piccolo centro visitatori.
La zona è racchiusa fra 3 laghi e 2 fiumi: la sommità del lago di Como, il lago di Mezzola ed il piccolo lago di Dascio alimentati dai fiumi Mera e Adda.
La Riserva Naturale è caratterizzata da vari ambienti: laghi, fiumi, stagni, canali, canneti, zone coltivate, filari di alberi e prati incolti.
In tutti questi ecosistemi si possono osservare diverse specie di uccelli, recenti censimenti hanno contato oltre 268 specie diverse.
Sui laghi si fotografano facilmente varie specie di anatre: Germano reale, Moretta, Marzaiola, Moriglione, Alzavola.
Il Pian di Spagna è un’area tra le più importanti in Italia ed in Europa per lo svernamento di centinaia di anatre.
Lo stesso dicasi per i Cigni reali che in inverno si radunano a decine nel lago di Dascio.
Non mancano inoltre le Folaghe, gli Svassi maggiori, Cormorani e Gabbiani.
Le spiagge che costeggiano i laghi sono frequentate dai Limicoli: Beccaccini, Corrieri, Pivieri, Piro Piro.
I vasti canneti rappresentano l’habitat ideale per il Porciglione, Gallinella d’acqua, Tarabusino, Voltolino, Tarabuso.
È facile osservare la Poiana, il Nibbio bruno, il Falco di palude o il falco pescatore in volo così come Migliarini, Cinciarelle, Storni, Pendolini, Rondini.
Camminando lungo la sponda destra dell’Adda è possibile fotografare tra i filari e le siepi l’Averla piccola, Fringuelli, Cornacchie, Cince, Picchi, Balie e Capinere.
Per la caccia fotografica vagante, suggerisco un tele da 400mm, mentre per la foto da capanno o da appostamento fisso sul lago o sul fiume, è opportuno un 500mm meglio se con moltiplicatore di focale.
La quantità di avifauna presente tutto l’anno è notevole grazie alla posizione particolare della riserva, a ridosso di alte montagne, che consente a migliaia di uccelli di riposarsi e nutrirsi durante la migrazione sia primaverile che autunnale.
Sulle Alpi nei mesi primaverili, si possono creare delle condizioni meteo difficili per il volo (forti venti, scrosci abbondanti di pioggia, nevicate tardive) e questo costringe gli uccelli migratori a fermarsi nella riserva sottostante in attesa che il tempo migliori.
Stessa situazione in autunno, gli uccelli in migrazione verso i paesi di svernamento, arrivano al Pian di Spagna affaticati per aver superato l’arco alpino.
La zona umida ed i canneti rappresentano un habitat ideale per sfamarsi e recuperare le energie necessarie per il lungo viaggio.
Il Pian di Spagna si raggiunge arrivando da Sud percorrendo la SS 36 ed uscendo all’uscita di Colico, si prende la strada in direzione Val Chiavenna.
Appena superato il ponte sul fiume Adda, si gira a sinistra sulla strada sterrata.
Si supera un deposito di ghiaia e si parcheggia l’auto al bivio che si incontra 100mt dopo.
Il parcheggio è minimo, non costudito, ma fortunatamente non ci sono segnalazioni di furti in auto come purtroppo accade in altri luoghi
Da questo punto in poi si può proseguire solo a piedi.

Ci sono due strade percorribili:
• l’argine dell’Adda, lungo circa 1km, che raggiunge il lago di Como, costeggiando nell’ultimo tratto una zona di laghetti.
• La strada per la Cascina Lodoletta, un osservatorio ornitologico centro di inanellamento.
Al parcheggio, andando diritti, abbiamo l’Adda alla nostra sinistra ed i campi coltivati sulla destra.
Il sentiero è doppio: una stradina sull’argine rialzato con la visuale del fiume e più in basso a lato, una strada non asfaltata che dà sui campi.
Sulla destra, poco prima della foce dell’Adda nel Lago di Como, troviamo piccoli specchi.
Questa zona è chiamata “i ripristini“, sono stagni realizzati appositamente per dimostrare com’era anticamente l’ambiente del Pian di Spagna.
Affacciato ad uno di questi laghetti, c’è un grande capanno d’osservazione.
Invece, se al bivio del parcheggio, percorrete la strada di destra, si andrà verso i campi.
La strada prosegue verso alcune case e dopo circa 300mt c’è un nuovo bivio: proseguendo lungo lo stesso percorso si arriva all’Osservatorio Ornitologico Lodoletta, mentre se girate a destra e superate il canale Borgofrancone, vi troverete fra i campi ed i filari di alberi del Pian di Spagna.
Sembra una contraddizione, ma il momento migliore per scattare belle fotografie ai volatili sono le giornate piovose primaverili.
A causa delle perturbazioni, gli uccelli fanno una gran fatica a volare, pertanto si fermano nella riserva in attesa di ripartire.
Non visitatela nelle giornate ventose, specie se soffia la “Breva”, la tipica brezza locale che nelle belle giornate, arriva nel pomeriggio.
Proprio per questa ragione, suggerisco di visitare la riserva alla mattina, il momento migliore per fotografare gli uccelli.
Come è noto, il successo di un’escursione fotografica è spesso condizionato dalla fortuna, oltre che dalla bravura e dalla esperienza del fotografo.
Visitando la riserva potrete trovare giornate molto produttive in termine di scatti ed altre in cui non farete nemmeno una foto.
L’importante è non rimanere delusi e tornare.
Sono certo che ci saranno sicuramente le giornate memorabili che compenseranno un’uscita a vuoto.
VALUTAZIONE GENERALE: 8,5
Autore: Marco
LUOGO: Comuni di Sorico(Co), Gera Lario(Co) – Dubino(So), Verceia(So), Novate Mezzola(So)
COORDINATE GPS (Parcheggio Auto): 46° 09’ 04.4” N – 9° 23’ 54.3” E
Uno dei posti più fantastici per il Birdwatching e la fotografia naturalistica.
Il Pian di Spagna non delude mai…..non si torna mai a mani vuote
Ovviamente se non si cerca l`Averla Maggiore 🙂 🙂
Dev’essere proprio un posto meraviglioso!!
Strano che non si trovi l’averla, pero!
Davide questo commento era per Alvaro:) 🙂 che è andato li in zona apposta per fotografarla e non l’ha vista…..è un pò come la mia sfida con il Picchio Verde
Infierire su un povero orfano di Averla Maggiore è una crudeltà senza fine.
E …se “l’Averla max” fosse solo un miraggio?
Pensateci!
Potrebbe essere una divinità mitologica …….che solo i predestinati hanno il privilegio di vederla.
Fortunata Selene che l’ha pure fotografata 🙂