Fotografare i monumenti

Sei davanti ad un famoso monumento, simbolo della città, pronto a scattare una foto.
Intorno a te c’è molta gente che muovendosi, entra continuamente nell’inquadratura.

Purtroppo, non è l’unica cosa che ti disturba.
Cerchi inutilmente di risolvere il problema delle linee cadenti che vedi sul display della fotocamera.
Scatti una foto, ma è troppo scura.
La rifai e ti accorgi che un pezzo dell’opera architettonica non è rientrata nel fotogramma.
La piazza è troppo stretta e non hai modo di indietreggiare oltre.
Moglie e figli si sono stancanti di stare in posa sotto il sole e se ne sono andati.
Finalmente dopo un’eternità d tempo, quando tutto è perfetto secondo la tua visione delle cose, è arrivato il momento di scattare la foto.
Click!
Guardi orgoglioso il display della fotocamera e …delusione: “tutto qui?”.
Il risultato è molto più brutto della cartolina che hai visto nell’espositore del bar all’angolo.
Come mai?
La risposta è semplice: hai scattato la solita foto, trita e ritrita, già vista tante volte.
Se queste brevi note alla Fantozzi ti sono familiari, non disperare…è capitato a tutti.
Me compreso!
È proprio da queste mie esperienze che nascono alcuni suggerimenti su come gestire la fotografia di edifici storici in città o monumenti naturali nei parchi.

Famoso vuol dire già visto, cambia!
C’è un problema nel fotografare i monumenti più celebri ed importanti di una città: sono …famosi
Sono così famosi che anche se non li hai mai visitati di persona, sicuramente hai visto così tante foto che sembra che tu li conosca da sempre (ad esempio: la Torre Eiffel, la Sydney Opera House o le Piramidi di Giza).
Pertanto, devi trovare un nuovo punto di vista che eviti i cliché e mostri il monumento da una visuale insolita in modo che la foto ricordo non sia così familiare.
Questo è difficile, ma può essere fatto.
La chiave è vedere il monumento con occhi nuovi, piuttosto che essere influenzato da ciò che hai già visto su Internet o su qualche rivista di viaggio.
Ecco come fare:
• Realizza degli scatti tradizionali prima di cercare le angolazioni più insolite.
Scattare “foto cartolina” in anticipo significa che non sarai tentato di prenderli più tardi e libero di concentrarti sulla ricerca di composizioni uniche e più creative.
• Non seguire la folla, ma cerca un punto di vista insolito.
Anche un piccolo cambiamento nella veduta del monumento può trasformare la foto, renderla diversa e molto più interessante rispetto agli scatti che tutti abbiamo visto centinaia di volte.
In sintesi: una volta che hai le classiche vedute, dai libero sfogo alla tua fantasia.
Trovare una nuova angolazione per la tua foto ricordo è semplice, ci vuole solo fantasia: riprendi il soggetto attraverso i rami di un albero, inquadrarlo riflesso in una pozzanghera o angola molto la fotocamera per avere una prospettiva inconsueta.
Non aver paura di scattare una foto con una inquadratura atipica.
Per esempio, scatta da molto vicino all’edificio con l’obiettivo puntato verso il cielo.
Riprendi il monumento dal lato opposto a quello conosciuto e inserisci i turisti che fotografano la facciata.
Inquadra solo una parte dell’edificio e prova a combinarla con qualche elemento dei suoi dintorni.

Concentrati su qualcos’altro
Piuttosto che usare il monumento come soggetto principale della foto, sposta l’attenzione su qualcos’altro e imposta l’edifico o la statua come oggetto di sfondo.
Le foto insolite hanno maggiori probabilità di catturare l’attenzione della gente.
È naturale provare a inserire l’intero monumento nel fotogramma (io per primo mi dichiaro colpevole di averlo fatto).
Spesso questo genere di immagini fa sembrare l’opera architettonica piccola e deludente.
Concentrati sui dettagli interessanti piuttosto che inquadrare l’intero complesso.
Il bello dei monumenti famosi è che sono così conosciuti da tutti.
Non è necessario fotografarlo per intero per far sapere alla gente di cosa si tratta.
Non aver paura di tralasciare dei pezzi, inquadra le aree più significative e ignora tutto il resto.
I primi piani possono aiutare a rivelare elementi esteticamente preziosi che passerebbero inosservati in una visione d’insieme.
Per un effetto più astratto, puoi spingere ancor di più questa tecnica, concentrando il tuo scatto su un singolo dettaglio come un bullone arrugginito su un ponte, il volto di una scultura o le tegole sul tetto di un edificio.
I dettagli vengono spesso ignorati a occhio nudo e catturarli daranno una visione esclusiva del monumento.

Includi le persone
La frase di Cesare “Se non puoi sconfiggere il tuo nemico, fattelo amico” calza a pennello per questo suggerimento.
Nei periodi che coincidono con le vacanze non sarai mai solo, i monumenti ed i siti storici saranno pieni di persone e di turisti.
“Se non puoi eliminarli, inseriscili nella foto”.
Attenzione non dico di inserire la moltitudine dei gitanti in visita, ma una o due persone ben posizionate forniscono un ulteriore punto focale per i tuoi scatti, creando un’immagine più coinvolgente.
Non perdere l’opportunità di includere persone nelle tue foto, come una coppia di innamorati che si tengono per mano, un venditore ambulante, una ragazza che fa shopping o un giardiniere che cura le piante.
Ovviamente dietro i protagonisti ci sarà il monumento.
In una foto, l’elemento umano contribuisce in maniera fondamentale al racconto della “storia” ed attira immediatamente l’attenzione dello spettatore.
Non dimenticare inoltre che una persona presente nella foto è un ottimo indicatore per stabilire le dimensioni del manufatto o del monumento naturale.

Conclusioni
I monumenti sono senza dubbio uno dei soggetti più popolari delle fotografie di viaggio.
A volte può sembrare che siano stati fotografati da tutte le angolazioni e non ci sia più la possibilità di realizzare scatti originali.
Non temere, c’è ancora tanto da fare!
Utilizzando e combinando i suggerimenti di cui sopra non avrai problemi a catturare alcune fotografie davvero uniche.

La pazienza è la compagna fedele del fotografo naturalista; l’attesa silenziosa può portare a scatti indimenticabili.

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